Case reports
Issue 1 (Suppl. 2) March 2024
Depressione in comorbilità con disturbo ossessivo: un’esperienza clinica
Abstract
G., giovane uomo di 28 anni, giungeva alla nostra attenzione dopo varie peregrinazioni in ambito sanitario per una sintomatologia ascrivibile a una sindrome depressiva, diagnosticata secondo i criteri DSM-5, insieme a un severo disturbo ossessivo, che permetteva di porre diagnosi di Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), con ossessioni e compulsioni mentali. Il paziente soffriva di questa problematica da circa 2 anni e sembrava demoralizzato all’idea che avrebbe potuto avere miglioramenti da qualsiasi tipo di trattamento. In particolare mostrava apatia, abulia e anedonia associata a pensieri intrusivi incentrati su come funziona la nostra mente, su come si genera il nostro pensiero, su cosa bisognerebbe o non bisognerebbe pensare, seguiti da rituali mentali di controllo come contare, pregare o ripetere frasi per ridurre l’ansia generata dai pensieri ossessivi. Questi disturbi erano diventati estenuanti e, soprattutto nell’ultimo periodo, si erano accentuati a tal punto che il giovane sveva deciso di chiedere un nuovo consulto psichiatrico.
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